“… al traduttore si chiede di essere insieme, e a freddo, Napoleone e il suo più infimo furiere, di avere lo sguardo d’aquila dell’uno e la maniacale pignoleria dell’altro.
Gli si chiede di dominare non una lingua, ma tutto ciò che sta dietro una lingua … gli si chiede di considerare suo massimo trionfo il fatto che il lettore neppure si accorga di lui.
… Cribbio! Ma allora non è un mestiere, è una vocazione!”
Gli si chiede di dominare non una lingua, ma tutto ciò che sta dietro una lingua … gli si chiede di considerare suo massimo trionfo il fatto che il lettore neppure si accorga di lui.
… Cribbio! Ma allora non è un mestiere, è una vocazione!”
Fruttero & Lucentini, Mestiere senza prezzo, 1989